Le nuvole solo un bel posto per fare business. Almeno questo è quanto pensano gli imprenditori italiani: è infatti in aumento l’interesse delle aziende nostrane nei confronti del cloud computing, settore in netta crescita negli ultimi anni. Così budget e investimenti degli operatori continuano ad aumentare, in quella che è stata definita la terza piattaforma.
Dati confortanti
L’interesse verso il cloud cresce ovunque: se nel settore pubblico l’aumento registrato per il mese di maggio 2014 nell’adozione di tecnologie di questo tipo è stato di un 28 per cento, nel privato il dato è inferiore ma si attesta comunque su un confortante 17 per cento. I numeri, che vengono da una recente ricerca sul cloud computing in Italia firmata da Idc, sono la dimostrazione di quanto le aziende siano consapevoli dell’importanza del cloud, migliore investimento in materia di innovazione tecnologica e organizzativa.
Il Saas, tecnologia vincente
Ma è in particolare il cloud applicato al modello Software as a service (SaaS), la tecnologia di distribuzione in cui i clienti non pagano per il possesso del software bensì per l’utilizzo, a segnare il passo. Secondo il report Cloud Computing Enterprise Markets: SaaS, PaaS & IaaS 2014-2018 pubblicato quest’anno dalla società britannica di ricerche in ambito informatico Juniper Research, i profitti da Saas raggiungeranno i 53 miliardi di dollari entro il 2018, quando rappresenteranno il 59 per cento del mercato del cloud per le imprese.
Modello dominante
Il SaaS è dunque il modello di cloud dominante grazie alla sua maturità e alla ormai ottima reputazione presso le aziende che ne hanno riconosciuto il valido rapporto rischi vs benefici. Stesse ragioni che stanno decretando il successo di Fattura Sprint nel contesto di un sistema produttivo, come quello italiano, fortemente caratterizzato dalla presenza di piccole e medie imprese sensibili al tema del contenimento dei costi e alla riduzione delle inefficienze, soprattutto in ambito contabile e amministrativo.