Le iniziative imprenditoriali giovanili nascono dalla passione. Ma non solo. «L’aumento del lavoro autonomo è segno che i nostri giovani sono disponibili a mettersi in gioco», ha spiegato in un’intervista Maurizio Del Conte, docente di diritto del lavoro alla Bocconi di Milano. «Servono però modelli organizzativi che premino il merito e i risultati». Per questo sempre più under 30, invece di continuare la ricerca di un posto fisso, decidono di reinventarsi con le startup. Queste imprese, per le quali solo nel 2012 sono stati investiti 112 milioni di euro, hanno quasi raggiunto quota 1800 unità a marzo 2014 (dati Camere di commercio). E le opportunità non mancano, basta coglierle: ecco qualche suggerimento.
1. Il pubblico fa la sua parte, anche se a macchia di leopardo. La regione Lazio ha varato il Decreto startup che consiste in detrazioni dalle aliquote Irpef per le persone fisiche (quota di detraibilità del 19 per cento sull’investimento fino a un massimo di 500mila euro annui) e Ires (detrazioni fino a 20 per cento degli importi versati per un massimo di un milione e 800mila euro per ciascun periodo d’imposta). I benefici possono essere applicati sia agli investitori diretti sia a coloro che sostengono i progetti per le nuove imprese attraverso società di capitali.
2. E anche il sud si muove. A Lecce è nata un’idea unica: Startup Weekend, la più grande startup competition del mondo, si è tenuta dal 2 al 4 maggio scorsi. Promossa a livello internazionale da Kauffman Foundation e Google for Entrepreneurs e organizzata dall’associazione The Qube e da Sistema Italia, ha raggiunto un obiettivo importante: far incontrare developer, designer, esperti di marketing e di product management così da condividere idee, formare team operativi e strutturare business model. Un po’ come accade con gli incubatori: poche parole e molti fatti.
3. Premiare i giovani. Unioncamere premia l’imprenditoria giovanile con tre riconoscimenti che danno valore alle migliori realtà attive nei servizi alle persone. I titolari devono avere meno di quarant’anni per partecipare al premio Giovani innovatori d’impresa, che comprende le sezioni Impresa ecosistema di innovazione, destinata a società di servizi rivolti alle persone con ricadute socioculturali, New made in Italy, riservato a società che operino nella moda, artigianato, agroalimentare, meccanica, beni per la casa, arredamento, e Impresa connettiva, per l’innovazione d’impresa in ambito logistico e nei servizi di comunicazione.
4. Opportunità dal web. Anche quest’anno Cloudseed presenta la sua nuova edizione. L’iniziativa nata per dare spazio agli sviluppatori di talento con progetti di valore ancora “nel cassetto”, nelle aree software, piattaforme o infrastrutture (vi partecipò Fattura Sprint nel 2012), è promossa da Seeweb. Sono aperte le iscrizioni.
5. In casa Fattura Sprint. Novità anche qui, in Fattura Sprint: da quest’anno il servizio di fatturazione digitale offre due anni di servizio gratis alle startup che racconteranno la loro storia qui, sul blog. Un modo per condividere buone pratiche di successo. Come partecipare? Basta inviare una mail a startup@fatturasprint.it.